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Riallineamento chirurgico dell’avampiede: alluce valgo, dita a martello, metatarsalgia

La correzione chirurgica delle deviazioni dell’avampiede come alluce valgo, dita a martello e metatarsalgia può essere effettuata, a discrezione del chirurgo in base alle caratteristiche del paziente, mediante le seguenti tecniche:

  • Tecnica tradizionale (“a cielo aperto”)
  • Tecnica percutanea (mini invasiva)
  • Tecnica mista (percutanea + tradizionale)

Le correzioni chirurgiche

La correzione chirurgica con tecnica tradizionale si esegue con incisioni cutanee di circa 4-5 cm attraverso le quali, con adeguata strumentazione motorizzata, il chirurgo esegue il riposizionamento delle strutture anatomiche e stabilizza con una piccola vite in titanio.

La correzione chirurgica con tecnica percutanea (mini-invasiva) si esegue attraverso piccole incisioni della cute di circa 5 mm. tramite le quali, con apposito strumentario e sotto controllo scopico, si praticano le appropriate correzioni, non si usano viti o fili metallici di stabilizzazione.
Con entrambe le tecniche si procurano delle fratture delle ossa delle dita e si possono tagliare dei tendini, ciò fa parte dell’intervento.

Istruzioni pre-operatorie

Il paziente deve presentarsi al momento del ricovero con apposita calzatura postoperatoria con suola piatta e rigida , tale calzatura è ad onere del paziente e può essere acquistata in una sanitaria di fiducia.
In caso di difficoltà sarà fornita dal tecnico ortopedico del reparto durante il ricovero (€40-60ca).

Istruzioni post-operatorie

Il paziente viene dimesso con terapia farmacologica (in genere antidolorifico, antiedemigeno e profilassi antitromboembolica) e bendaggio. Il carico completo sull’arto operato è consentito immediatamente con l’ausilio della specifica calzatura.

Il bendaggio postoperatorio deve essere mantenuto integro, asciutto e pulito. Nei giorni successivi all’intervento sono frequentemente riscontrabili gonfiori e tumefazione del piede e della caviglia; altrettanto comunemente si può verificare cianosi delle dita (dita scure, bluastre): tale alterazione può interessare anche le dita non strettamente interessate dall’intervento.

Per favorire un più rapido riassorbimento di tali alterazioni, che sono comunque da considerarsi assolutamente normali e non devono destare nessuna preoccupazione nel paziente, o per ridurre l’eventuale insorgenza del dolore, è consigliabile alternare ai periodi di carico e cammino sull’arto operato, fasi di riposo in cui portare il piede in elevazione applicando localmente del ghiaccio.

Il 30-40% dei paziente non hanno particolare dolore e non necessitano di farmaci.

7-10 giorni dall’intervento

Si esegue il 1° controllo nel quale si esamina il piede operato e la medicazione e qualora fosse necessario si eseguirà revisione e/o rinnovo del bendaggio ; questo controllo è gratuito e si effettua nella struttura dove è stato effettuato l’intervento .
I controlli successivi sono a pagamento secondo la tariffa della visita di controllo applicata nel centro ambulatoriale dove sarà effettuato.

15-20 giorni dall’intervento

Il paziente è inviato dal podologo di riferimento per esecuzione bendaggio funzionale (spesa di € 40). A completamento di tale bendaggio è necessario indossare apposito calzino con dita separate, questo deve essere acquistato dal paziente presso la sanitaria di fiducia o, in caso di difficoltà, è fornito dal tecnico ortopedico del reparto durante il ricovero (€ 20 ca.). Il periodo di mantenimento e rinnovo del bendaggio è di 40 giorni ca.

A 15-20 giorni dall’intervento, se il piede non presenta un gonfiore accentuato, sarà inoltre consentito al paziente il carico con una calzatura tradizionale: la calzatura deve essere comoda e ampia (scarpa da ginnastica di 2 numeri superiore a quella utilizzata normalmente).

40-60 giorni dall’intervento

Viene effettuato ulteriore controllo postoperatorio e se tutto procede bene verranno rimossi i cerotti.Il piede operato rimarrà gonfio per almeno 60-90 giorni.La ripresa di un’attività sportiva leggera (nuoto, acqua gym, cyclette etc) è consentita mediamente dopo 60 giorni dall’intervento mediamente.

L’Attività sportiva in carico completo (corsa, sport di squadra etc) è consentita mediamente dopo 90 giorni dall’intervento.

Le dita operate possono presentarsi meno mobili e come ”estranee“ per alcuni mesi a causa dell’intervento sui tendini e sulle capsule articolari. Nel tempo riprenderanno sempre più capacità di movimento. La perdita di movimento , che a volte si può verificare, soprattutto nelle piccole dita operate: 2°-3°-4°-5°, non procura particolari problemi : ricordiamo che il piede non ha la funzione della mano dove il movimento è essenziale per la presa. Nel piede ricerchiamo il maggiore allineamento e l’assenza di curve o sporgenze dolorose nella calzatura.

Le dita operate a causa delle fratture provocate possono presentare piccoli accorciamenti (mm.) accettabili esteticamente.

Ai controlli radiografici potrebbero ravvisarsi fratture e scomposizioni che il radiologo segnalerà. Ciò fa parte della tecnica chirurgica e non bisognerà allarmarsi. Solo il giudizio del chirurgo potrà definire il buon andamento dell’intervento dal punto di vista radiologico.

Il ritorno al lavoro, per un’attività lavorativa quale ufficio o attività intellettuale  o mestieri fuori carico protratto, viene consentito mediamente dopo due mesi. Per un’attività più impegnativa può necessitare più tempo.

Le modalità di guarigione e ripresa di ogni attività può variare in dipendenza del tipo di intervento che viene effettuato: Intervento per solo alluce, intervento per alluce + dita a martello , intervento per alluce + dita a martello + metatarsalgia o altri tempi associati.
Più tempi chirurgici sono associati (maggiore il numero di dita operate, maggiore il numero di fratture) più può allungarsi il tempo di guarigione, per più tempo può mantenersi il gonfiore e il dolore.

L’età, le buoni condizioni di salute, l’integrità del sistema venoso delle gambe, anche influiscono sulla velocità di guarigione sul gonfiore e sul dolore.

Tante e varie possono essere le complicanze intra e post-operatorie che le saranno mostrate nell’apposito consenso informativo all’ intervento in reparto.

Ogni intervento in ambito chirurgico ha “percentuali di buoni risultati”, non esiste intervento chirurgico con percentuale uguale al 100%. Nel nostro caso la percentuale è mediamente del 80\90%.

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