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La riabilitazione dopo l’intervento di artroscopia di caviglia

A cosa serve la riabilitazione dopo un intervento di artroscopia alla caviglia? L’artroscopia alla caviglia è un intervento poco invasivo che permette l’esecuzione di vari tipi di procedure terapeutiche sulle varie componenti dell’articolazione tibiotarsica. E’ procedura che comporta l’esecuzione di piccole incisioni della capsula articolare per permettere l’inserimento dell’endoscopio.

A seguito dell’artroscopia l’articolazione si infiamma e deve essere tenuta a riposo per un periodo medio-lungo (variabile in base al tipo di intervento). Questo comporta una riduzione della motilità articolare e della funzionalità dei muscoli della gamba che devono essere ripristinati con un adeguato programma di riabilitazione.

Quali sono i tempi di recupero dopo questo tipo di intervento?

In generale per una guarigione completa dei tessuti molli sono necessarie da tre a sei settimane. Serve invece il doppio del tempo per un completo recupero delle strutture ossee.

Le piccole ferite devono essere tenuta asciutte per circa due settimane dopo la procedura ed andranno protette con un bendaggio traspirante.

La guida può essere ripresa appena la caviglia recupera la mobilità ed il suo utilizzo non procura fastidio: dal punto di vista medico-legale e assicurativo è però consigliabile attendere almeno 2 settimane per la ripresa della guida anche nelle procedure a prognosi migliore. L’attività sportiva lieve può essere ripresa dopo circa sei settimane, mentre per la ripresa di attività sportiva agonistica serviranno tempi più lunghi e variabili in base al tipo di intervento subito.

L’attività lavorativa potrà essere ripresa entro sette giorni in caso di impiego sedentario. Per lavori che richiedono invece molte ore in piedi il tempo di riposo necessario potrà prolungarsi fino a quattro settimane o oltre in base anche al tipo di patologia trattata.

Quali sono le fasi della riabilitazione?

Il decorso della riabilitazione dipenderà dal tipo di procedura chirurgica eseguita, in particolare sarà variabile il tempo necessario per poter sottoporre a carico l’articolazione operata.

Negli interventi meno invasivi si inizia il giorno dopo l’intervento con mobilizzazioni passive ed attive della caviglia. Il pieno recupero del movimento articolare avviene in circa una settimana.

L’utilizzo della stampelle per ridurre il carico sull’articolazione sarà necessario nelle prime una-due settimane. A questo punto inizieranno gli esercizi di recupero muscolare e la ginnastica propriocettiva.

Nel caso di interventi più complessi con compromissione della cartilagine articolare i tempi di recupero saranno più lunghi.

Se si è operato sui legamenti la caviglia sarà completamente immobilizzata da un tutore per un periodo di almeno quindici giorni e non sarà possibile in questo periodo caricare peso sull’articolazione operata. Quindi inizieranno gli esercizi di mobilizzazione e l’appoggio con carico parziale aiutandosi con le stampelle. La piena mobilità articolare verrà ripristinata a sei settimane, si potrà abbandonare l’uso delle stampelle ed inizieranno gli esercizi di potenziamento muscolare.

In cosa consiste la ginnastica propriocettiva?

Sono una serie di esercizi che servono a recuperare il normale posizionamento del piede a terra e la normale capacità adattativa di correzione della postura in caso di appoggio su superfici instabili. Sono esercizi di semplice appoggio in stazione ed in movimento, con e senza carico, su superfici dapprima stabili e poi instabili (tavolette, cuscini).

In cosa consistono gli esercizi di recupero muscolare?

Sono esercizi mirati al recupero delle capacità di allungamento e di contrazione muscolare normali dopo il periodo di immobilità o ipomobilità post operatorio.

Cosa posso fare per ridurre il gonfiore alla caviglia?

Il gonfiore alla caviglia è una conseguenza inevitabile della procedura artroscopica e può perdurare per diverse settimane dopo l’intervento.

Tenere sollevato il piede riduce molto la formazione di gonfiore locale.

Il dolore e l’infiammazione possono essere tenuti inizialmente sotto controllo con farmaci antinfiammatori.

L’applicazione locale di ghiaccio riduce il gonfiore ed allevia il dolore alla caviglia.

Bastano applicazioni di dieci o quindici minuti quattro volte al giorno, avendo cura di non appoggiare mai direttamente la borsa di ghiaccio sulla pelle ma di interporre tra questa e la borsa un sottile tessuto di lana, panno o cotone, almeno finché le ferite chirurgiche non sono guarite. In seguito si potrà immergere il piede in acqua fredda.

L’applicazione di una cavigliera può essere utile a ridurre il gonfiore e a dare sostegno alla caviglia nelle fasi successive. Il supporto non dovrà però essere indossato durante la notte.

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