L’incidenza della patologia artrosica nella mano e nel polso rappresenta l’11% di tutte le localizzazioni di patologia artrosica, e molto spesso senza causa apparente. Microtraumi, esiti di patologie vascolari, traumi e\o patologie metaboliche possono rappresentare cause primarie per l’instaurazione di questa patologia flogistica degenerativa, soprattutto in questo distretto, dove la trasmissione dei carichi è di 10 volte superiore a quelli portati sulle dita (Coonej et. Al 1979).
L’ Osteoartrosi della mano può essere altamente invalidante nella sua evoluzione e quindi va controllata e trattata nella sua evoluzione. Numerose sono le strategie di trattamento curative e preventive: mediche, fisiokinesiterapie, chirurgiche.
Artroprotesi della Mano: quali sono i trattamenti da seguire
Farmaci di fondo (estratti e derivati di cartilagine e frammenti di connettivo) sono oggi da considerare una scelta utile nelle fasi iniziali, quando il danno osteocartilagineo non si è ancora instaurato e possono avere un’ indicazione primaria nel controllo della sintomatologia e dell’evoluzione della patologia.
La Fisioterapia rappresenta una terapia centrale sia come presidio isolato sia se associato al trattamento medico e\o chirurgico. Le capacità di ridurre il dolore, di migliorare l’articolarità e la plasticità dei tessuti, di ripristinare gli schemi motori, sono peculiarità che ci fanno considerare centrale il ruolo della fisiokinesiterapia nelle patologie ortopediche.
La terapia chirurgica oggi ha un ruolo importante nel trattamento della osteoartrosi della mano e del polso. La ricerca ha permesso di migliorare le performances chirurgiche anche dei sistemi protesici in questi distretti: l’introduzione di nuovi biomateriali, di nuovi concetti di biomeccanica articolare e l’affinamento di tecniche chirurgiche ha permesso di coniugare passato e presente con miglioramento dei risultati e delle capacità di ripresa
