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Anca a scatto

E’ caratterizzata da una sensazione di scatto o schiocco che il paziente avverte quando i tendini vicino all’articolazione dell’anca scorrono al di sopra di sporgenze ossee. A seconda della sede dove lo scatto si verifica si distinguono 2 tipi di anca a scatto: esterna ed interna.

Anca a Scatto Esterna

L’ anca a scatto esterna, più comune, caratterizzata dallo scatto della fascia lata al di sopra del grande trocantere, ovvero in corrispondenza della regione laterale dell’articolazione. Lo scivolamento con scatto della fascia lata avviene durante la deambulazione o la rotazione dell’anca. Talvolta lo scatto non è doloroso e scompare nel tempo senza terapie.

Anca a Scatto Interna Extrarticolare

L’ anca a scatto interna può essere extrarticolare quando causata dallo scatto del tendine dell’ileopsoas al di sopra dell’eminenza ileopettinea, ovvero in corrispondenza della regione anteriore dell’anca. Lo scivolamento con scatto del tendine ileopsoas avviene solitamente passando da una posizione di anca flessa, abdotta e ruotata esternamente ad una posizione estesa, addotta e ruotata internamente (esempio: alzarsi da una sedia). Quando oltre allo scatto è presente l’ infiammazione della borsa ileopettinea, una struttura che separa il tendine dall’osso, lo scatto è accompagnato da dolore. 

Anca a Scatto Interna Intrarticolare

L’ anca a scatto interna interarticolare è invece causata da lesioni del labbro acetabolare o lesioni della cartilagine articolare che possono interporsi tra la superficie della testa e la superficie dell’acetabolo durante il movimento. Ulteriore causa può essere la presenza di corpi mobili (frammenti cartilaginei, calcificazioni). Talvolta lo scatto non è doloroso e scompare nel tempo senza terapie. Quando accompagnato da dolore locale necessita di cure fisioterapiche che hanno lo scopo di allungare il tendine dell’ileopsoas in corrispondenza del punto dello scatto, sono quindi indicati esercizi di stretching.

Diagnosi dell’anca a scatto

L’anca a scatto la si ritrova soprattutto in ambito sportivo, come nell’atletica leggera o nel ballo.
La diagnosi avviene tramite esami clinici e anamnesi del paziente per l’extrarticolare, mentre per l’intra-articolare servono radiografie e risonanze.

Come si cura l’anca a scatto

I trattamenti possono essere conservativi, con esercizi specifici di stretching e di allungamento e di potenziamento muscolare, accompagnati da una buona fisioterapia, oppure chirurgici per allungare la fascia tramite un’incisione a zeta.
Per evitare recidive è bene compensare con stretching e potenziamento muscolare, nonchè l’uso di una soletta per stabilizzare.

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